Benché durante la Seconda guerra mondiale fosse rimasta neutrale, la Svizzera fu bombardata in varie occasioni. Sempre per sbaglio. L'episodio più grave avvenne il 1° aprile 1944. Quel giorno, il 392° gruppo bombardieri dell'aviazione statunitense attaccò con una trentina di B- 24 la città di Sciaffusa, nella Svizzera settentrionale.
L'incursione, partita dall'Inghilterra, scaricò circa 1.200 ordigni, che distrussero quartieri, fabbriche, la stazione e la linea ferroviaria, facendo una quarantina di morti e 150 feriti. Gli aviatori erano convinti di aver colpito alcuni stabilimenti chimici di Ludwigshafen, a circa 250 km da Sciaffusa, in territorio tedesco: l'errore fu causato probabilmente da un malfunzionamento dei sistemi di rilevamento.
BERSAGLI. La vicinanza con il confine tedesco fu all'origine di altri bombardamenti "fuori bersaglio": su Steimam-Rhein e altre cittadine (in tutto 21 morti) e su Zurigo (scambiata per la tedesca Friburgo, 7 morti). Nel 1940, a "toppare" era stata l'aviazione britannica, mentre un'altra decina di attacchi Usa minori interessarono varie località, tra cui Chiasso, sul confine con la Lombardia (allora parte della Repubblica di Salò).