Storia

Sudan: antiche tombe disposte come stelle nelle galassie

Una tecnica di analisi presa in prestito dall'astrofisica rivela i criteri usati per costruire migliaia di tombe nella regione sudanese del Kessala.

Le migliaia di tombe costruite nei millenni in una regione del Sudan orientale sono disposte secondo uno schema che ricorda quello delle stelle nelle galassie. È la conclusione di uno studio pubblicato sulla rivista PLOS One che ha sfruttato un modello statistico solitamente usato in astrofisica, e mai prima d'ora in ambito archeologico, per individuare il criterio nascosto dietro alla sistemazione delle sepolture.

Tombe di avi e familiari. Le tombe più recenti sono raggruppate attorno a quelle più antiche e importanti di avi e familiari, probabilmente considerate le più sacre: una sistemazione dettata da dinamiche socioculturali, che difficilmente sarebbe emersa in un'analisi ad occhio nudo.

Un gruppo internazionale di ricercatori dell'Università di Napoli "L'Orientale", della Statale di Milano e dell'Università di Newcastle (UK), in collaborazione con la National Corporation for Antiquities and Museum del Sudan, ha sfruttato immagini satellitari e ricerche sul campo per individuare la posizione di circa 10.000 monumenti funerari sparsi in un territorio di 4.100 km quadrati nella regione semi-arida di Kassala, nel Sudan orientale.

Una distesa sterminata. Le sepolture includono tumuli funerari in pietra, facili da costruire e comuni nella preistoria e nella storia africana, e le qubba, tombe a cupola o a baldacchino tipiche dell'architettura islamica. Risalgono inoltre a epoche diverse (dai primi tumuli preistorici alle moderne tombe del popolo nomade dei Beja, che ancora abita quei luoghi).

La disposizione di 1.195 tombe "qubba" attorno a un piccolo affioramento roccioso. © Costanzo et al., PLOS One 2021

Una delle sfide nell'interpretare queste necropoli è la ridotta presenza di dati archeologici: ci sono pochi scavi nella regione e poche testimonianze storiche sulle tradizioni funerarie. Ma un vantaggio c'è: dato il numero molto vasto di elementi da analizzare, è possibile studiare le tombe con i modelli statistici usati per approcciarsi ai sistemi complessi.

Una logica nascosta. Il team ha impiegato il modello NCSP (Neyman-Scott cluster process), originariamente sviluppato per studiare la distribuzione di stelle e galassie, scoprendo così che «effettivamente le grandi necropoli di 3-4.000 tombe celano una struttura a sottocluster che non è immediatamente identificabile a occhio nudo, ma che con buona probabilità si è formata secondo dinamiche sociali proprie dei gruppi umani del territorio» ha spiegato all'agenzia ANSA Stefano Costanzo, geoarcheologo dell'Università di Napoli "L'Orientale", tra gli autori dello studio.

Le tombe degli avi funzionano da centri di attrazione per le sepolture successive e determinano la sacralità del luogo. Come per le stelle, gli "ammassi locali" di tombe sono probabilmente costituiti da tombe di persone della stessa famiglia o tribù.

Mentre su scala più grande a pesare sono soprattutto fattori più "pratici", come la forma del territorio o la disponibilità di materiali da costruzione.

Futuri sviluppi. Le prossime ricerche potranno focalizzarsi sull'identità delle persone sepolte nelle tombe più importanti. Ma al di là del territorio specifico è il metodo di analisi ad avere risvolti interessanti, perché si presta ad essere usato su territori molto vasti e altrimenti difficili da esplorare. C'è da scommettere che tornerà utile non solo per carpire i segreti delle necropoli ma anche, per esempio, per studiare dall'alto e in modo rigoroso i vari distretti di antichi centri abitati.

17 luglio 2021 Elisabetta Intini
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

In questo numero di Focus Storia vi portiamo alla scoperta di figure storiche, battaglie e curiosità che hanno segnato epoche e paesi, con un’attenzione speciale alla Francia del Seicento.

Il protagonista principale è il cardinale Richelieu, l’abile politico che plasmò la Francia moderna. In "Eminenza rossa" tracciamo il ritratto di questo potente uomo di Stato, mentre "L’assedio del Gran Cardinale" ci racconta la sua vittoria contro gli ugonotti a La Rochelle. A seguire, con "Eminenza grigia" scopriamo la figura di padre Giuseppe, il suo fidato consigliere, e in "Mazzarino l’erede" esploriamo il ruolo del cardinale italiano che ne continuò l’opera.

Tra le altre storie: l’articolo "Infanzia randagia" ci porta nella Russia degli anni ‘20 e ‘30, con il fenomeno dei besprizornye, bambini abbandonati nelle città. Non mancano approfondimenti come "Delitti al microscopio", che esplora la nascita delle indagini scientifiche, e "Il canto libero", dedicato alle origini del jazz.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e curiosità quotidiane.

Dedichiamo uno speciale alle strategie di leadership, scoprendo cosa dicono le ricerche sui capi e come gestiscono i loro team. Nell'articolo "Nella testa del boss" analizziamo il loro modo di pensare, mentre "E tu che capo hai?" ci svela i diversi tipi di leader.

Scopriamo storie di successo nella conservazione della fauna con "A volte ritornano", che racconta la rinascita di specie come linci e cervi. Per gli appassionati di scienza, analizziamo il ruolo delle impronte digitali nel corpo umano.

In più, l'astrofisica ci sorprende con teorie alternative sull’energia oscura nell'intervista "L’energia oscura? Secondo me non esiste". Non perdete i vincitori del Drone Photo Awards, con immagini spettacolari tra fantasia e tecnologia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us