Obiettivo: tutela della sicurezza nazionale. Attività: raccolta d'informazioni a vasto raggio corroborata da azioni di spionaggio e controspionaggio. Questo, in sintesi, il profilo dei servizi segreti di tutto il mondo. Ma qual è stato il loro ruolo nel corso della Storia? A raccontarcelo nella "Voce della Storia" è Guido Olimpio, saggista e analista del Corriere della Sera, esperto di terrorismo internazionale e intelligence, nonché autori di diversi libri sul tema.
La nascita dei primi "agenti" d'altronde si perde nei meandri del tempo: la necessità di carpire informazioni all'interno di una società è stata un'esigenza sentita dai potenti di tutto il mondo fin dall'antichità. E sono stati molti i sovrani e i militari che hanno deciso di ricorrere a spie e informatori di fiducia, a partire dal faraone Ramses I, che governò l'Egitto oltre 3.300 anni fa.
L'uso di "agenti segreti" si affermò anche nell'antica Roma, ai tempi di Giulio Cesare (I secolo a.C.), che ricorse all'intelligence e allo spionaggio in modo sistematico. Ma dopo il crollo dell'Impero romano, il ricorso a varie forme di intelligence proseguì anche nel Medioevo, ma con l'Età moderna, segnata da un boom delle attività diplomatiche, la storia dei servizi segreti entrò nel vivo.
Fu però la Guerra fredda una straordinaria fucina per l'evoluzione delle tecniche e degli strumenti degli agenti segreti, tra gadget alla 007, aerei e satelliti spia. E oggi, nell'epoca del Web e della lotta al terrorismo, a farla da padrona è la tecnologia, soprattutto informatica.
A ricostruire il mondo dello spionaggio, attraverso storie e vicende passate alla Storia, ci aiuta un grande esperto di terrorismo internazionale e intelligence. Il podcast di Focus Storia è a cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.
------------
Seguici anche su Facebook, Youtube e Twitter. Puoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify.