Una scoperta del 1911. Machu Picchu sorge a un'altitudine di 2.350 metri ed è il "marchio di fabbrica" del Perù, nonché il suo Patrimonio mondiale più importante (non l'unico, ne ha altri 11). Il sito archeologico con le antiche rovine del popolo degli Incas, si trova 80 km a nord-ovest di Cuzco, nella Cordillera di Vilcabamba, parte della lunghissima catena montuosa delle Ande. Abbarbicato tra i due picchi del Machu Picchu ("vecchio picco" in lingua quechua) e Huyana Picchu ("nuovo picco"), il sito domina dall'alto la valle del fiume Urubamba. Questa antica città, costruita nella prima metà del Quattrocento e abitata fino all'epoca della conquista spagnola (1532), cadde nell'oblio fino all'inizio del Novecento. Soltanto nel 1911 l'esploratore statunitense Hiram Bingham – partito alla ricerca della mitica "città degli Incas" di Vilcabamba (che è altrove), la raggiunse, accompagnato lì da un contadino del posto.
Machu picchu, Una città misteriosa. Il sitoarcheologico è enigmatico per molte ragioni: non si conosce l'esatta funzione di molti edifici, né quella dell'insediamento nel suo complesso, e non sono state neppure del tutto spiegate le tecniche ingegneristiche usate per spostare e costruire gli enormi blocchi di pietra degli edifici più grandi. Sono tutti enigmi che portano migliaia di visitatori alla scoperta della Valle Sacra. Molti di loro (75mila ogni anno) arrivano a piedi lungo l'Inca Trail (chiuso nel mese di febbraio). È il trekking più famoso del Sud America, e si snoda per 42 km tra foreste pluviali, giungla, panorami andini e pietre incaiche, superando i 4mila metri.

L'incremento del flusso di trekker negli ultimi anni (prima della pandemia, che in Perù ha colpito duramente), ha costretto le autorità del parco a limitare l'accesso all'Inca Trail a 500 persone al giorno, per non danneggiare l'ecosistema. Tutto sommato, meglio valutare vie alternative per raggiungere Machu Picchu. Una è quella di 3-5 giorni di cammino del Salkantay Trek, attraverso i picchi andini. In ogni caso, chi vuole arrivare a Machu Picchu a piedi deve prepararsi fisicamente. L'altitudine e i forti dislivelli possono mettere in crisi anche camminatori esperti: il mal di montagna è il problema più comune, causato dalle basse concentrazioni di ossigeno tipiche dell'alta quota.
Camminare ad alta quota. Tra i sintomi ci sono mal di testa, nausea e stato confusionale, tutti ben poco piacevoli mentre si affronta una salita andina. Per prevenire questi inconvenienti si può fare dell'allenamento aerobico prima della partenza e prepararsi con lunghe camminate in alta quota.
Prendete anche in considerazione di passare un periodo di acclimatamento a Cuzco, in modo che il vostro organismo si abitui all'altitudine.
Per la visita al sito archeologico è necessario prenotare in anticipo, dato che c'è un limite di 2.500 ingressi al giorno distribuiti su rigidi turni di visita, con una permanenza massima di quattro ore e l'obbligo di essere accompagnati da una guida. Chi ha poco tempo, o non è interessato al trekking, può prendere il treno dalla stazione di Poroy, fuori Cuzco, che porta al villaggio andino di Aguas Calientes. Da qui le navette, dalle 5:30, portano al sito in 25 minuti di tornanti. Chi invece vuole mettersi alla prova può salire a piedi lungo un ripido sentiero di 8 km. Solo una volta in cima ci si rende conto delle dimensioni del sito.
Il tempio del Sole. Dalla famosa Porta del Sole (Inti Punku), i cui scalini erano l'antica via di accesso alla città, se ci si muove per tempo si riesce ad osservare il sorgere del sole. Ma la vista migliore sulla città perduta si gode dai 2.700 metri dell'Huayna Picchu (che richiede un diverso biglietto e ammette solo 400 persone al giorno): si raggiunge con un percorso più impegnativo (proibito ai minori di 12 anni) ma non alpinistico. Altri punti d'interesse nel sito sono, il Tempio del Sole e la Pietra di Intihuatana, che probabilmente era un altare sacrificale.