Il 10 luglio 1943, quasi un anno prima dello sbarco in Normandia, le forze armate degli Alleati lanciavano l'Operazione Husky, sbarcando in massa sulle coste siciliane e dando inizio alla liberazione del continente europeo. Proprio in quel periodo, un giovane pilota americano di nome Gilbert Haldeen Myers, insieme a un equipaggio di cinque persone, partiva dalla Tunisia a bordo del suo bombardiere B-25per attaccare l'aerodromo di Sciacca, in Sicilia. Non avrebbe mai più fatto ritorno: poco dopo aver colpito l'obiettivo venne infatti abbattuto dal fuoco antiaereo italiano schiantandosi nelle campagne dell'isola. Le autorità lo diedero per disperso. Le cose sono rimaste così per ottant'anni, fino a quando i suoi resti sono stati identificati da un team di esperti.
Lunga ricerca. Le ricerche nella zona dello schianto, situata nel sud-ovest dell'isola, erano state già condotte senza successo quattro anni dopo la tragedia, nel 1947, ma la svolta è arrivata nel 2023, in seguito a una nuova indagine portata avanti dal Recovery and Identification of Conflict Casualties della britannica Cranfield University (CRICC) in collaborazione con l'agenzia del governo americano specializzata nel recupero dei prigionieri e dei militari dispersi in guerra (la US Defense Prisoner of War/Missing in Action Accounting Agency, DPAA). La squadra di esperti incaricata del recupero era composta da venti persone, ciascuna incaricata di perlustrare le vicinanze della zona di impatto, nell'area di Sciacca.
Identificato. Non si è trattato di un'impresa semplice. I ricercatori hanno esaminato meticolosamente tonnellate di terreno, sperando di recuperare minuscoli reperti o effetti personali utili all'identificazione dei membri dell'equipaggio. Gli sforzi sono stati ripagati: a ottobre 2023, il gruppo ha individuato dei frammenti del relitto dell'aereo e dei resti umani, che sono stati inviati in un laboratorio degli Stati Uniti gestito dal DPAA. Grazie alle analisi del DNA, nell'agosto 2023, sono stati attribuiti a Myers.
Esercito di dispersi. Originario di Pittsburgh, Pennsylvania, il giovane militare era stato assegnato al 381esimo Squadrone di Bombardamento, parte del 310esimo Gruppo dell'aeronautica militare statunitense (USAAF). A bordo svolgeva le mansioni di co-pilota e al momento della morte aveva 27 anni. Non si tratta dell'unico disperso recentemente ritrovato in territorio italiano: grazie alle analisi genetiche, nell'aprile 2023, il DPAA ha annunciato l'identificazione di un altro soldato americano, Wing O. Hom, scomparso nel febbraio del 1944 nei pressi di Cisterna di Latina, pochi km a sud da Roma. Insieme a Myers e Hom, il numero di membri dei militari a stelle e strisce impegnati nella Seconda guerra mondiale e ancora dispersi ammonta a circa 72.000.
Di questi, si stima che 39.000 possano essere ancora recuperati e identificati.