Dopo tre decenni di ricerche, nelle città portuale di Ashkelon, in Israele, è stato riportato alla luce il primo sito funerario noto dei Filistei, il popolo di arcinemici degli antichi israeliti descritto nella Bibbia.
Segreto svelato. Il cimitero risale all'XI-VIII secolo a.C. e ospita i resti di 145 persone, sepolte in camere mortuarie separate insieme ad armi, gioielli, profumi e altri effetti personali. La scoperta della Leon Levy Expedition, finanziata dall'università di Harvard, risale al 2013, ma è stata resa nota soltanto ieri, a spedizione conclusa, per evitare disordini con ebrei ortodossi sul luogo degli scavi.
La provenienza geografica. Poco si sa di questo popolo descritto nell'Antico Testamento, a cui apparteneva anche il "gigante" Golia sconfitto da Davide. Prima d'ora si pensava che questa civiltà fosse fiorita nel Mediterraneo attorno al XII secolo a.C., ma sulle sue origini gli storici si dividono: i Filistei provenivano forse dall'entroterra greco, dalle isole di Creta o da Cipro, o ancora dalla moderna Anatolia. Le analisi del DNA prelevato dagli scheletri dovrebbero offrire una risposta.
culto dei morti. Di certo i loro riti funerari erano molto sofisticati. Nel cimitero, che si trovava tre metri sotto terra in quello che in seguito i Romani resero un vigneto, sono stati rinvenuti decine di scheletri interi, sepolti con bracciali e orecchini ancora addosso, e accanto alle proprie armi. Vicino alle ossa sono state ritrovate boccette che un tempo contenevano profumi e alcuni recipienti destinati alle ossa dei bambini. Alcuni resti furono forse cremati, un procedimento costoso per l'epoca.
Diversi. Il cimitero testimonia di uno stile di vita cosmopolita, elegante e aperto alle influenze del Mediterraneo, in contrasto con il contesto rurale di alcuni villaggi israeliti delle colline orientali. Del sito sarà ora effettuata una ricostruzione 3D, mentre scheletri e artefatti saranno oggetto di ulteriori studi.