Dopo i nuovi affreschi rinvenuti qualche mese fa, arriva la notizia di un nuovo ritrovamento a Pompei, precisamente nell'area di scavo della Regio IX, Insula 10: gli archeologi hanno infatti scoperto i resti di due vittime dell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., un uomo e una donna. La scoperta è avvenuta all'interno di un cubicolo, un piccolo vano adibito a stanza da letto, dove la coppia aveva cercato rifugio durante la pioggia di lapilli che stava invadendo l'abitazione.
La donna è stata trovata su un letto, accanto a un piccolo tesoro composto da monete d'oro, d'argento e di bronzo, oltre a preziosi monili come orecchini in oro e perle.
Il cubicolo, posto dietro il Sacrario blu e con accesso dal grande salone decorato in II stile (il secondo di quattro stili in cui sono state suddivise le pitture pompeiane, caratterizzato da "illusioni architettoniche" dipinte), era usato come rifugio temporaneo durante i lavori di ristrutturazione della casa.
Intrapollati. Nonostante il tentativo di proteggersi, i due non riuscirono a sfuggire all'incombente morte: l'infisso chiuso li ha tenuti lontani dalle pomici, che invece riempirono il salone adiacente, ma non poterono aprire la porta per scappare. Intrappolati nella stanza, furono sopraffatti dai flussi piroclastici.
Le tracce nella cenere hanno permesso di ricostruire la disposizione degli arredi: un letto, una cassa, un candelabro in bronzo e un tavolo in marmo con suppellettili in bronzo, vetro e ceramica.
Questa scoperta – pubblicata nella piattaforma digitale che aggiorna la comunità scientifica sui progetti di scavo e di ricerca – si inserisce in un più ampio progetto di messa in sicurezza e restauro delle aree di scavo. Il Parco Archeologico di Pompei è impegnato in un'analisi approfondita dei dati antropologici relativi alle vittime, contribuendo alla comprensione della vita quotidiana e delle vicende personali degli antichi pompeiani.
Oltre che a Pompei, gli scavi ora si concentreranno anche in aree circostanti, come Civita Giuliana e Oplonti, per valorizzare ulteriormente questo patrimonio unico al mondo.