Un gruppo di archeologi ha scoperto una necropoli egizia rimasta finora sconosciuta e probabilmente mai violata da 2.000 anni a questa parte. Il sito cimiteriale risale al tardo periodo faraonico, in particolare alla dinastia tolemaica, dal nome del capostipite Tolomeo Sotere, che governò l'Egitto ellenistico dal 305 a.C. al 30 a.C., cioè fino alla conquista romana e alla morte dell'ultima regina tolemaica, Cleopatra.
La necropoli, che si trova a sud del Cairo, a 6 km dalla necropoli di Khum Tuna el-Gebel, contiene almeno 8 tombe (ma gli archeologi si aspettano di trovarne altre), ciascuna con più sarcofagi. Secondo il Ministro delle antichità, Kaled el-Enany, l'esplorazione e lo studio del sito terrà impegnati gli esperti per almeno 5 o 6 anni. Lo scavo, iniziato alla fine del 2017, è guidato da Mostafa Waziri, del Consiglio delle antichità.
Per adesso si è potuto stabilire che vi sono diverse tombe appartenenti a varie famiglie. Di particolare interesse sembra essere la tomba di un sacerdote di Thoth, l'antico dio egizio dalla testa di ibis: sui vasi canopi, usati per conservare le viscere estratte dal cadavere durante la mummificazione, il sacerdote è indicato come djehuty-irdy-es, ossia "uno dei grandi cinque", titolo riservato al più anziano dei sacerdoti di Thoth. La squadra di ricerca ha portato alla luce anche un migliaio di figure di terracotta smaltata che rappresentano servitori o seguaci, collocati nelle tombe egizie per accompagnare il defunto nell'aldilà.