Ruth Pfau è stata un medico e una suora delle “Figlie del cuore di Maria”, che ha dedicato gran parte della sua esistenza a combattere la lebbra in Pakistan. Nata a Lipsia, nell'allora Germania Est, il 9 settembre 1929, Pfau si spostò con la famiglia a Magonza (Germania Ovest) dove studiò medicina.
Dopo avere abbracciato la vita religiosa, alla fine degli anni Cinquanta fu inviata dall'ordine religioso in India, ma per un problema legato al rilascio del visto Pfau fu costretta fermarsi a Karachi, in Pakistan: da qui non si sarebbe più spostata.
L'ispirazione. In un'intervista ad Avvenire, raccontò che a spingerla a intraprendere la sua battaglia fu la vista di un giovane paziente afgano che gattonava usando mani e piedi, e si comportava come fosse normale che un essere umano strisciasse a quel modo, nella melma e nel fango. «Alcuni malati», spiegò nell'intervista, «venivano addirittura spinti nel deserto in modo che gli animali selvaggi li eliminassero».
Decise dunque di fondare a Karachi il Centro Marie Adelaide, all'inizio per curare soltanto i malati lebbra, successivamente per avviare programmi di prevenzione della tubercolosi: iniziarano ad arrivare malati da tutto il Pakistan e anche dell'Afghanistan. Fu soprannominata la “Madre Teresa del Pakistan” per la sua attività e per i tratti del suo viso che a molti ricordavano la santa di Calcutta.
Funerali di stato. Grazie alla sua determinazione e ai suoi studi in medicina, ha coordinato l'attività di centinaia di ospedali in tutto il Pakistan, per i quali ha formato nuovi dottori e ottenuto donazioni da tutto il mondo. Ma si è occupata anche di aspetti sociali legati al recupero delle persone guarite. Nel 1979 fu nominata Consigliere del Ministero della sanità del benessere sociale e nel 1988 ottenne la nazionalità pakistana: dopo la sua morte, avvenuta a Karachi il 10 agosto 2017, fu onorata con la celebrazione dei funerali di stato (nel video sopra), prima donna in assoluto nella storia del Pakistan.