Nel 2018 il relitto di un sottomarino che secondo alcuni avrebbe trasportato clandestinamente gli ufficiali nazisti scampati alla guerra dall'Europa al Sud America è stato ritrovato al largo della costa danese, a una manciata di km dal suo ultimo avvistamento. Il mezzo militare, un gioiello della tecnologia navale chiamato U-3523, si trovava incastrato in diagonale nel fondale (con la prua incuneata nella sabbia e la poppa sollevata di 20 metri) a poco più di 16 km da Skagerrak, nel nord della Danimarca, e a una profondità di circa 123 metri.
Tecnologia avanzata. Si trattava di un U-Boot Tipo XXI, una classe progettata per operare stabilmente sott'acqua e non per immergersi di tanto in tanto (un sottomarino, dunque, non un semplice sommergibile), capace di raggiungere la velocità considerevole di 31,9 km orari. Secondo Gert Normann Andersen, direttore del Sea War Museum Jutland che ha realizzato la scoperta e le prime scansioni del relitto, era il mezzo nautico più moderno e all'avanguardia in dotazione dei tedeschi.
La fine. L'U-3523 fu varato il 14 dicembre 1944 e si inabissò per le bombe antisommergibile scagliate da un bombardiere britannico il 6 maggio 1945. Si pensa che a bordo vi fossero 58 uomini dell'equipaggio, ma finora non sono stati individuati resti umani sul relitto.
Proprio le eccezionali doti tecnologiche del sottomarino, insieme al fatto che per 73 anni si era persa traccia del relitto, hanno alimentato, nei decenni, le voci su un suo utilizzo post-bellico. Secondo alcuni, era il primo vero mezzo tedesco potenzialmente in grado di attraversare l'Atlantico sott'acqua, e di trasportare gli ufficiali nazisti scampati alle bombe alleate in Sud America (dove alcuni in effetti si rifugiarono, protetti dalle dittature locali).
Voci infondate. Altre voci vollero che fosse utilizzato per portare al sicuro le riserve di oro nazista, ma non ci sono prove di un'attività post-bellica del sottomarino, il quale, dopo tutto, si trovava ancora al largo della Danimarca (dove le forze tedesche si erano appena arrese) e non riuscì mai a compiere il suo ultimo viaggio. Andersen è anche entrato in possesso della copia dell'ultimo telegramma del mezzo militare, datato 5 maggio 1945. Nel documento non si menziona alcun carico né passeggero di riguardo.