Aveva ragione l’architetto francese Jean-Pierre Houdin a sostenere che le Piramidi e forse anche la tomba di Tutankhamon hanno ancora segreti da svelare: le sue ipotesi prevedevano infatti l'esistenza di camere e cunicoli ancora inviolati che potrebbero contenere tesori e addirittura mummie.
L'anomalia. L’ipotesi di Houdin era così ben suffragata da dati che il Ministro per le antichità egiziane, Mamdouh el-Damaty, aveva dato il via a vari tipi di ricerche: una addirittura utilizzando i muoni (particelle che si formano nell'atmosfera a causa del bombardamento dei raggi cosmici), un'altra utilizzando tecniche di termografia, ossia studiando l'impronta termica delle strutture. Le ricerche con i muoni sono ancora in fase iniziale, ma le termografie, dopo sole due settimane di rilevamenti, hanno portato a risultati significativi, presentati dal Ministro come una "impressionante anomalia".
Stanze e cunicoli. Vi sarebbero a questo punto importanti indizi della presenza di cavità - stanze o cunicoli - finora ignote all’interno di alcune piramidi, tra cui la Piramide di Cheope. Una cavità all’interno di quest'ultima si trova a livello del basamento ed è rivolta verso oriente (est).
Analizzando l’esterno della Piramide i ricercatori hanno messo in luce un piccolo passaggio nel terreno che porterebbe proprio in prossimità del punto dov'è stata rilevata l’anomalia termica. Altre anomalie sono state rilevate anche nella parte superiore della Piramide, ma i dati su queste ultime sono ancora in fase di elaborazione.
Come funziona. La ricerca all’infrarosso permette di rilevare l’esistenza di una camera perché l’aria conservata al suo interno varia di temperatura (si raffredda e si riscalda) in modo diverso rispetto ai blocchi di pietra che la circondano.
L’aria, ad esempio, al tramonto si raffredda più lentamente rispetto alla pietra. Cercando la "firma termica" di queste variazioni sono state circostcritte delle zone che conterrebbero "masse d’aria finora sconosciute".
Nella tomba di Tutankhamon. Recentemente la stessa tecnologia ha permesso di verificare che anche la tomba di Tutankhamon nasconde camere o spazi ancora da esplorare, ma prima di iniziare scavi o perforazioni l'initenzione è di cercare una conferma dai muoni.
Come mai questa nuova serie di scoperte e ipotesi? In realtà, infatti, simili analisi erano già state effettuate in passato, utilizzando metodi simili, ma la differenza sta nelle attuali capacità di queste tecnologie, che ci portano oggi all’inizio di un nuovo capitolo di scoperte archeologiche.