Alcuni archeologi cinesi annunciano al mondo quella che sarà definita la scoperta più importante del XX secolo: il ritrovamento de “l’esercito di terracotta”.
Nel 1974 un contadino cinese scavò una buca profonda per ricavarne un pozzo, durante i lavori trovò una testa di guerriero in terracotta a dimensione naturale. La testa di soldato apparteneva ad una delle seimila statue di terracotta che compongono un vero e proprio esercito a guardia dell’ingresso della tomba dell’imperatore Chi She Huang Ti, di un periodo stimato intorno al 221 a.C.
Le statue di uomini alte un metro e settanta e i cavalli a grandezza naturale, sono in assetto da guerra. I volti sono diversi l’uno dall’altro e alcuni hanno segni sul volto, come cicatrici e orecchie mozzate. Ma sembra che la cosa che più li rende unici sia la loro espressione seria e immobile, a voler quasi dimostrare una certa tristezza e rassegnazione, forse per l’insopportabile tirannia dell’”Imperatore Giallo” come era chiamato Chi She Huang Ti?
Nella foto, un particolare del monumentale esercito conservato in Cina