Gli antichi egizi, durante il Paleolitico, usavano corone di giunchi intrecciati. Ma le prime testimonianze di una corona regale risalgono a circa 5.200 anni fa. La corona in questione era la hdt (cioè “la Bianca”): un alto copricapo conico in stoffa o feltro bianco, che terminava con un bulbo, indossato dai sovrani dell’Alto Egitto.
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La rossa e la potente
Sebbene non ne resti alcun esemplare, la hdt è descritta e raffigurata nelle steli in pietra faraoniche, fra cui la cosiddetta tavolozza di Narmer (dal nome del mitico creatore del regno faraonico e fondatore della I dinastia) risalente al 3185 a. C. I sovrani del Basso Egitto indossavano invece una hdt rossa a forma di tronco di cono, che però è di poco più recente. Una volta che il regno d’Egitto fu unito, proprio come simbolo di tale unione, i faraoni indossarono una corona che aveva caratteristiche intermedie fra queste due più antiche ed era chiamata “la Potente”.
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Da Tutankhamon a Costantino
La prima corona giunta fino a noi è proprio quella del faraone Tutankhamon: una fascia d’oro decorata con dischi di corniola, e con le sagome di un cobra e di uno sparviero che guardano fissi davanti a sé. Si tratta, in realtà, di un semplice diadema, cioè una benda, per quanto preziosa, o un cerchio: per arrivare alla corona vera e propria bisogna infatti aspettare che l’imperatore romano Costantino lo indossi sopra l’elmetto, aprendo così la strada ai modelli successivi.
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