Il contratto di assicurazione in senso moderno (l’assunzione del rischio a pagare una certa somma in determinati casi in cambio di un “premio”) si affermò tra i secoli XIII e XIV in Italia, diffondendosi successivamente in altri Paesi europei, quando lo sviluppo dei traffici marittimi determinò per i mercanti l’esigenza di garantire i rischi del trasporto contro le insidie del mare e gli atti di pirateria.
Origine genovese. Il primo codice in materia venne ordinato a Genova dal doge Gabriele Adorno nel 1369. Tuttavia, tracce di vincoli contrattuali si trovano già presso i Romani e nell’Alto Medioevo. Sembra infatti che le prime assicurazioni si rifacessero ad alcuni contratti che venivano stipulati tra i membri delle corporazioni mercantili e artigiane. In caso di un pericolo comune, mercanti e artigiani si obbligavano ad aiutarsi reciprocamente.
Inizialmente l’attività assicurativa venne esercitata dai noleggiatori e i proprietari di navi, o da mercanti e banchieri. Ma i dissesti e le insolvenze, legati al crescente sviluppo dei traffici, imposero l’avvento dell’assicuratore specializzato. E soltanto tra il ‘600 e il ‘700 si formò la grande impresa assicurativa, tipica del mondo contemporaneo.
Nella foto, il moderno edificio dei Lloyd's di Londra, forse la più celebre assicurazione del mondo.