Le prime vere dentiere, simili a quelle che si usano oggi, risalgono al 1770. Erano fatte di porcellana e vennero applicate per la prima volta dal francese Alexis Duchateau di Saint-Germain-en-Laye. Ma la protesi dentaria è molto più antica. Infatti già nel settimo secolo avanti Cristo, gli etruschi ne realizzavano esemplari intagliati in osso o in avorio, con ponti in oro. Quindi con una tecnica già molto raffinata.
Niente dentisti per i primitivi. Secondo i paleoantropologi, un tempo i denti umani erano molto più resistenti di oggi. L’uomo ha iniziato a soffrire di carie quando da cacciatore-raccoglitore si trasformò in agricoltore. Prima, i nostri progenitori si nutrivano di carne e di vegetali spesso molto coriacei. Quindi facevano grande uso dei loro denti, tenendoli in allenamento. Poi, con lo sviluppo dell’agricoltura, i denti robusti furono sempre meno necessari perché i cibi venivano cotti, mentre una dieta ricca di zuccheri (dovuta all’uso dei cereali) favoriva l’insorgere della carie.
Reperti di oltre 100 mila anni fa, ci dicono che i denti non solo erano più grossi, ma anche capaci di produrre un tessuto protettivo a mano a mano che si consumavano.