La prima scuola moderna di Aikido fu aperta a Tokyo nel 1927 dal maestro Morihei Uyeshiba, che sviluppò questo metodo partendo dallo studio e dalla pratica di altre arti marziali dell'epoca feudale.
Da sempre considerato la tecnica di combattimento propria dei gentiluomini per la perfezione estetica e l'efficienza pratica, l'Aikido è un metodo di autodifesa che può essere usato contro ogni tipo di attacco. Ma è anche, ai livelli più alti, una disciplina di coordinamento delle energie fisiche e mentali, che esclude qualsiasi forma di aggressione. La parola stessa, infatti, significa la via o il metodo (DO) per il coordinamento, la fusione o armonia (AI) dell'energia vitale (KI). Altro termine chiave dell'arte è “hara”, il centro addominale dell'uomo, nella sua funzione di punto di coordinamento mentale e fisico. Due le categorie maggiori in cui vengono divisi gli studenti di Aikido: “kyu”, per coloro che non hanno ancora conseguito la cintura nera (in totale sei gradi), e “dan” (nove gradi).
In Italia, l'Aikido viene insegnato dal 1959.