La più diffusa tra le lingue artificiali è stata creata dal medico e linguista polacco Lazzaro L. Zamenhof, che nel 1887 pubblicò, sotto lo pseudonimo di Doktoro Esperanto (“dottore speranzoso”), Lingua Internacia, un piccolo trattato su una nuova lingua internazionale come suo personale contributo alla pace tra i popoli.
Semplice e facile da imparare. Con una forte base derivata dalle lingue neolatine, l’esperanto è caratterizzato da grande semplicità fonetica, grammaticale e lessicale, e secondo i suoi sostenitori può essere imparato in un tempo inferiore a quello richiesto per qualsiasi altra lingua.
Nonostante abbia conservato una certa popolarità dopo un grande successo iniziale (esistono oltre 40 mila opere tradotte e la lingua viene parlata da circa 2 milioni di persone, soprattutto nei Paesi dell’Est), l'esperanto è stato però superato dall'inglese come lingua universale.