Il bikini - o almeno il costume due pezzi -, è in realtà comparso per la prima volta durante il periodo imperiale romano (I-II secolo d.C.): non serviva in origine per nuotare, perché all'epoca si nuotava nudi. Né serviva per prendere il sole in spiaggia, pratica diventata abituale parecchi secoli dopo. A quanto pare, quello che per noi diventò negli anni Cinquanta il famoso bikini, era utilizzato soprattutto per l'atletica, la danza, il gioco della palla e sempre nelle scuole di ginnastica.
romane In bikini nei mosaici. Infatti, nella Villa romana del Casale, i cui resti sono situati a circa quattro chilometri da Piazza Armerina, in Sicilia, nella famosa Stanza delle dieci ragazze, vi è un mosaico che risale al III sec. d.C. e che raffigura giovani donne che, in un costun due pezzi, fanno diverse attività sportive.
Quando allora arrivò il vero bikini che usiamo oggi per andare al mare? Molto più tardi, nel 1946, quando due stilisti francesi, Louis Reard e Jacob Heim, reinventarono il costume da bagno femminile a due pezzi succinti, cui da principio venne dato il nome di un atollo del Pacifico.
Il vero bikini di oggi. Quell'anno gli Stati Uniti fecero esplodere sull'atollo di Bikini (isole Marshall), alcuni ordigni nucleari. Poiché, sebbene su piani diversi, questo evento fece tanto scalpore quanto l'introduzione del nuovo costume, gli stilisti gli diedero il nome dell'atollo.