Questo nome comunemente si riferisce al cannone di prestazioni eccezionali costruito dai tedeschi sul finire della prima guerra mondiale e che in realtà si chiamava “cannone di Guglielmo” (l’imperatore tedesco). Fu progettato dalle acciaierie Krupp per colpire obiettivi francesi e inglesi da un centinaio di chilometri di distanza. Dopo molti studi e prove, fu costruita una canna con il calibro di 210 millimetri e la lunghezza di 28 metri. La camera di scoppio conteneva 300 chili di esplosivo da lancio, ma la carica ideale fu calcolata in circa 200 chili. La granata era lunga mezzo metro e pesava 106 chili, sette dei quali di tritolo.
Precisione a distanza. Due cannoni entrarono in funzione il mattino del 23 marzo 1918, tirando da Crépy-en-Laonneis (occupata dai tedeschi) verso Parigi (121 chilometri) e il primo colpo cadde in Place de la République. Nei giorni successivi furono sparati 351 colpi, ma per il logoramento le canne dovevano essere sostituite ogni 60-70 colpi.
Le granate avevano una velocità iniziale di 1600 metri al secondo, nella parabola raggiungevano un’altezza di 29 chilometri e impiegavano alcuni minuti per arrivare sull’obiettivo. Gli ultimi colpi furono sparati il 9 agosto 1918, poco prima della sconfitta tedesca.