Sin dalla più remota antichità e presso molte culture, la croce è stata un simbolo carico di significati complessi: i punti cardinali, i quattro elementi dell’universo (acqua, terra, aria, fuoco), le stagioni.
È probabile che la croce celtica, costituita da due braccia inscritte in un cerchio, rappresentasse l’universo, il cui centro corrisponde all’intersezione delle braccia. In seguito fu adottata dal cristianesimo irlandese.
Nel secondo dopoguerra, la croce celtica divenne simbolo di alcuni movimenti di destra che si richiamano alla civiltà dei celti, popolo formatosi tra il Reno e il Danubio attorno al II millennio avanti Cristo e diffusosi in tutta Europa tra il VII e il IV secolo a.C. Quei movimenti considerano la cultura celtica, basata sull’aristocrazia e sulla guerra, come quella originaria e più autentica dell’Europa, non “contaminata” da successive immigrazioni e invasioni.