Storia

Dov'era caduto il meteorite del pugnale di Tutankhamon?

Il meteorite con cui fu realizzato il pugnale del "faraone bambino" non proviene dall'Egitto. Lo dice uno studio che ha trovato conferme sulla sua provenienza su una corrispondenza diplomatica di 3.400 anni fa.

Che l'origine del minerale usato per forgiare il pugnale trovato infilato tra le bende di Tutankhamon, il faraone morto a soli 18 anni nel 1323 a.C. circa, fosse extraterrestre era quasi certo, ma ora un gruppo di ricercatori ha dimostrato che quell'arma non proveniva nemmeno dall'Egitto. Lo studio è stato pubblicato su Meteoritics & Planetary Science.

Il raffinato pugnale, tra gli oggetti più enigmatici del tesoro del faraone rinvenuto nella sua tomba, è in ferro, metallo che nell'antico Egitto era raro e più prezioso dell'oro. L'Età del ferro non era infatti ancora iniziata: la produzione di oggetti in ferro era spesso casuale (forse un sottoprodotto della raffinazione del rame) e i prodotti finali erano di pessima qualità. La lama del pugnale fu invece realizzata battendo il ferro di un meteorite caduto sulla Terra. E non sarebbe stata una cosa così rara visto che già nell'Età del Bronzo si ottenevano strumenti proprio estraendolo ferro dalle meteoriti.

CHE TIPO DI METEORITE? Già nel 2016, un gruppo di ricercatori aveva già ipotizzato che il ferro provenisse da un meteorite, anche se rimanevano dei dubbi, sciolti da quest'ultimo studio, che ha permesso di sapere qualcosa in più sul tipo di meteorite e sulla sua provenienza. Ora per analizzare il manufatto è stata utilizzata l'emissione di raggi X non distruttivi che hanno bombardato la lama mentre un microscopio permetteva di dare un'occhiata più da vicino. 

Nella lama, oltre al ferro, sono stati rilevati anche manganese e nichel e, in minor quantità, zinco, zolfo e cloro. Ancor più interessante è stata la scoperta di strutture a forma di croce chiamate "strutture di Widmanstätten" (particolari lamelle che si incrociano tra loro, spesso presenti in meteoriti ferrose). Questo suggerisce che il meteorite appartenesse a un gruppo chiamato "ottaedriti", il più grande gruppo di meteoriti di ferro conosciuti. Strutture simili erano già state osservate in altri manufatti, come un'antica spada trovata in Giappone.

Le strutture di Widmanstätten presenti su un meteorite ferroso: si tratta di particolari lamelle che si incrociano tra di loro.
Le strutture di Widmanstätten presenti su un meteorite ferroso: si tratta di particolari lamelle che si incrociano tra di loro. © WikiMedia, P.D.

Fuori Paese. Ma dove cadde quel meteorite? La dettagliata analisi non si è riuscita a determinarlo con precisione. A venire in aiuto sono però le Lettere di Amarna, una corrispondenza diplomatica di 3.400 anni fa, ossia un secolo prima che il faraone Tut (come lo chiamano "affettuosamente" gli archeologi) fosse sepolto. Si tratta di circa 380 documenti redatti in cuneiforme su tavolette di argilla, rinvenute nel 1887 nel Medio Egitto, ad Amarna, l'area di scavi intorno all'antica Akhetaton.

Tra le lettere di Amarna - 380 documenti diplomatici ritrovati ad Amarna, poco lontano dall'antica città egizia di Akhetaton - c'è quella di Tushratta. Il re di Mitanni scriveva a Tiy, sposa di Amenofi III (nonno di Tutankhamon). Sarebbe stato proprio Tushrattaa regalare il pugnale al faraone Amenofi III.
Tra le lettere di Amarna - 380 documenti diplomatici ritrovati ad Amarna, poco lontano dall'antica città egizia di Akhetaton - c'è questa che il re di Mitanni Tushratta inviò a Tiy, sposa di Amenofi III (nonno di Tutankhamon). Sarebbe stato proprio Tushratta a regalare il pugnale al faraone Amenofi III. © WikiMedia, P.D.

Studiando le trascrizioni, i ricercatori hanno notato una sezione in cui si menziona, tra i tanti doni ricevuti dalla corte egizia, un pugnale di ferro con caratteristiche identiche a quelle di Tutakhamon. Vi si legge che l'oggetto fu regalato al nonno di Tutankhamon Amenofi III (1417-1379 a.C.) da Tushratta, sovrano del regno di Mitanni. Questa potrebbe essere la prova definitiva che il meteorite sia stato raccolto nei territori di quell'impero, situato sulla sponda sinistra dell'Eufrate, che oggi conosciamo come Siria.

1 marzo 2022 Luigi Bignami
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