Il Mondiale di Formula 1 nacque nel 1950 per decisione della Federazione internazionale dell'automobile, che nel 1946 aveva creato la nuova categoria. La Fia riunì quell'anno in un solo campionato i sei principali Gran premi europei e la 500 miglia di Indianapolis (Usa).
Alla gara di esordio, il 13 maggio 1950 sul circuito di Silverstone (Inghilterra), presero parte 21 piloti. A proteggerli c'erano solo caschi a scodella e occhialoni. Il regolamento ammetteva due tipi di motori: fino a 1.500 cm3 di cilindrata per propulsori con turbocompressore e fino a 4.500 per gli aspirati. Non erano previsti limiti di peso né di carburante (i rifornimenti in gara duravano circa 30 secondi).
L'età dei pionieri. I numeri di gara assegnati alle monoposto cambiavano di volta in volta e la prima fila era composta da 4 auto. L'età media dei piloti era molto più alta di oggi: Luigi Fagioli aveva 52 anni, Gigi Villoresi 41, Juan Manuel Fangio 39 e Giuseppe Farina (detto Nino) si laureò primo campione del mondo a 44 anni.
A dominare fu l'Alfa Romeo 158, che vinse tutte le gare europee: concepita fin dal 1937, aveva 350 cavalli di potenza.
Precursori. In precedenza, nel 1925 a Monza, si era già disputata una competizione definita "mondiale", ma in una gara unica: vinse l'Alfa Romeo guidata da Gastone Brilli-Peri. In seguito le monoposto continuarono a sfidarsi in singole gare, chiamate Grandes épreuves ("Grandi prove") o Grands prix ("Gran premi").