Grazie alle nuove tecnologie, è stato dimostrato che hominini vissuti 300mila anni fa (ancor prima dei sapiens), erano già in grado di utilizzare armi da caccia interamente costruite in legno. Uno scoperta interessante perché ribalterebbe lo stereotipo che definisce quel periodo come "età della pietra".
Una conferma. Quest'ipotesi era già stata avanzata in passato, ma era difficile da dimostrare per la deperibilità del legno. Ora, però, l'archeologo Dirk Leder dell'Ufficio Statale per i Beni Culturali della Bassa Sassonia è riuscito a confermare questa teoria analizzando 187 manufatti in legno provenienti da Schoningen in Germania con la microscopia 3D e gli scanner micro-CT.
Incredibilmente ben conservati. Come spiega Thomas Terberger, archeologo dell'Università di Gottingen: «Questi manufatti in legno a Schoningen hanno trovato un ambiente che ha permesso loro di sopravvivere dal Paleolitico a oggi. Tra i reperti ci sono dieci lance, sette bastoni e trentacinque utensili domestici che risalgono a circa 300.000 anni fa. Per la loro fabbricazione sono stati utilizzati legni noti per essere al contempo flessibili e duri, come l'abete rosso, il pino e il larice. Le armi vennero costruite da hominini in un periodo in cui i Neanderthal stavano conquistando l'Europa a scapito di specie precedenti».
Caccia e barbecue. Questi manufatti mostrano segni di intaglio, raschiatura e abrasione eseguiti da mano umana. Come ha sottolineato Annemieke Milks, archeologa presso l'Università di Reading: «Lavorare il legno richiede un livello notevole di abilità».
Un'abilità che si esprimeva anche nella capacità di macellare animali, dimostrata dal ritrovamento di ossa appartenenti a 25 bestie, per lo più cavalli. Sottolinea Terberger: «Si è scoperto che questi pre-Homo sapiens avevano forgiato strumenti e armi per cacciare grosse prede e ne consegue dunque, che non solo comunicavano tra loro per abbattere gli animali, ma avevano capacità tali da organizzare caccia, macello e arrosto».
Evoluzione e qualità della vita. Queste capacità dovevano essere sorte ben prima dei manufatti in legno trovati in Germania e avrebbero permesso ai primi hominini l'accesso a fonti alimentari di alta qualità per generazioni, favorendo così l'aumento della crescita del cervello e delle capacità cognitive.
Riciclo. Le ricerche hanno portato anche a un'altra scoperta: gli hominini conoscevano il vantaggio di riciclare. Gli studiosi infatti, dimostrano che alcuni strumenti che si ruppero o si smussarono durante la caccia vennero rielaborati per nuovi scopi, soprattutto per uso casalingo.
Nello studio, apparso su PNAS, i ricercatori concludono che già centinaia di migliaia di anni fa vi era una complessa interazione tra tecnologia, comportamento "umano" e sviluppo delle società.