A pochi passi dal Duomo di Milano, in via Santa Redegonda, viene inaugurata nel 1883 la prima centrale elettrica dell'Europa continentale - seconda, in Europa, a quella di Londra, inaugurata nell'82. L'impianto costruito con tecnologia Edison (corrente continua) forniva circa 350 kW per alimentare le circa 5.000 lampade a incandescenza dell'illuminazione stradale, dei negozi, dei locali e dei teatri nelle immadiate vicinanze. Più volte rinnovata e potenziata, la centrale restò in funzione per circa quarant'anni.
Promotore e regista del progetto, Giuseppe Colombo - uno dei fondatori del Politecnico di Milano, a quel tempo Regio Istituto Tecnico Superiore di Milano - nel 1890, durante una delle conferenze da lui tenute al Circolo fililogico di Milano, raccontava una visione del futuro ancora oggi di grande attualità e persino ancora lontana dall'essere realizzata:
«... Non dobbiamo dunque spaventarci se venissimo un giorno a difettare di combustibili. Noi potremo sempre produrre calore e luce senza bruciare né carbone né legna, valendoci delle forze naturali, della forza del vento, o della marea, o delle cadute d'acqua. Dovunque c'è un fluido in moto, ivi possiamo raccoglierne la forza e applicarla a tutti gli usi ai quali applichiamo ora la forza della macchina a vapore.»
A Giuseppe Colombo e ad altri docenti del Politecnico, a molti dei loro allievi, inventori e industriali protagonisti di un'epoca d'oro per la società e per la cultura italiane, è dedicata Tech Stories, mostra-percorso di due ore per 23 "oggetti" organizzata dal Politecnico di Milano per il 150° dalla fondazione, in collaborazione con il Museo della Scienza e della Tecnologia, che festeggia invece 60 anni. La mostra, ospitata al Museo, è aperta dal 12 giugno al 10 dicembre (orari del Museo): per informazioni - anche sugli eventi organizzati nello stesso periodo - 150.polimi.it e museoscienza.org.