Ai tempi di Galileo si credeva che la luce non impiegasse del tempo per percorrere una distanza e nessuno fino ad allora, si era mai posto il problema di misurare la “velocità della luce”. Solo Galileo aveva intuito che la luce avesse una velocità misurabile ma non riuscì mai a dimostrarlo.
Il 22 settembre del 1675 l’astronomo danese Ole Romer, mentre sta completando degli esperimenti sui satelliti di Giove, riesce per la prima volta a misurare la velocità della luce in 227.000 chilometri al secondo. La misura è però imprecisa: la luce viaggia infatti a circa 300.000 Km al secondo.
Il record di velocità ha resistito fino al 2000 quando alcuni scienziati hanno inviato un “pacchetto” di onde elettromagnetiche da un trasmettitore a un’antenna a una velocità di 375.000 km/sec.