Il 2022 è stato un anno di grandi scoperte archeologiche: alcune, come gli scavi in Egitto della piramide di una regina finora sconosciuta, ci hanno permesso di riscrivere un pezzo di Storia; altre, come l'individuazione del relitto dell'Endurance tra i ghiacci antartici, ci hanno consentito di mettere la parola fine a ricerche lunghe un secolo. Ecco una selezione dei ritrovamenti più importanti dell'anno.
- Egitto, tempio di Zeus. Lo scorso aprile nel sito archeologico di Tel al-Farma, dove sorgeva l'antica Pelusium, sono stati ritrovati i resti di un antico tempio dedicato a Zeus. Gli scavi sono iniziati a partire da due colonne di granito di Assuan, collocate all'ingresso, crollate in seguito a un antico terremoto.
Perché è importante? Le ricerche di questo templio erano iniziate più di cento anni fa: ora abbiamo la prova del fatto che nell'antichità di fondessero credenze religiose diverse, e che il culto del dio greco Zeus fosse unito a quello di altre divinità regionali.
- Italia, statue di bronzo. Ventiquattro statue di bronzo in perfetto stato di conservazione sono state riportate alla luce lo scorso novembre nelle vasche sacre del santuario etrusco-romano di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena. Risalgono a oltre 2.000 anni fa e raffigurano diversi personaggi: imperatori, donne, matrone, fanciulle, e persino Apollo.
Perché è importante? Era dal ritrovamento dei Bronzi di Riace che non si faceva una scoperta così eccezionale: rinvenire bronzi in ottimo stato di conservazione è molto difficile, e finora di quest'epoca di passaggio conosciuta come romanizzazione erano state ritrovate quasi esclusivamente statue di terracotta.
- Guatemala, calendario Maya. Lo scorso aprile a San Bartolo, in Guatemala, è stato scoperto il più antico calendario sacro Maya mai trovato, risalente a un periodo compreso tra il 300 e il 200 a.C. Diversamente dal calendario solare Maya (finito nel 2012), questo aveva un anno di 260 giorni, basato sulla combinazione di due cicli da 13 e 20 giorni.
Perché è importante? È il più antico calendario Maya mai scoperto fino ad ora.
- Egitto, piramide di Neith. Novembre ha portato con sé una scoperta sensazionale nell'oasi delle meraviglie di Saqqara, in Egitto: la piramide di Neith, un'antica regina finora sconosciuta, uno scrigno sotterraneo pieno di sarcofagi, mummie e manufatti.
Perché è importante? Perché oltre ad aver rinvenuto centinaia di sarcofagi del Nuovo Regno, abbiamo scoperto la piramide di una regina finora sconosciuta, riscrivendo ancora una volta la storia dell'Antico Egitto.
- Indonesia, prima amputazione. Risale a 31.000 anni fa la prima "operazione chirurgica" della storia, quando a un bambino del Borneo indonesiano venne amputata parte di una gamba: l'operazione fu un successo e il paziente non solo sopravvisse, ma morì tra i sei e i nove anni dopo.
Perché è importante? Prima di allora la più antica amputazione della storia di cui avessimo evidenza risaliva a 7.000 anni fa.
- Italia, Venere di Willendorf. Non si tratta di una vera e propria scoperta archeologica, ma piuttosto di uno studio condotto su un reperto storico di grande valore, la Venere di Willendorf. I ricercatori, analizzandone la composizione, hanno scoperto che la oolite, la roccia di cui è composta, non sarebbe della Bassa Austria, dove venne ritrovata nel 1908, ma proverrebbe dal Lago di Garda.
Perché è importante? Il fatto che rocce simili a quelle della Venere si trovino in prossimità del Lago di Garda ci fa capire quanto 30.000 anni fa gli uomini avessero già una notevole mobilità tra il Nord e il Sud dell'arco alpino.
- Antartide, il ritrovamento di Endurance. A oltre cento anni dal naufragio è stato ritrovato il relitto dell'Endurance, nave guidata dall'esploratore Ernest Shackleton che finì prima bloccata e poi stritolata dai ghiacci della banchisa.
Perché è importante? L'Endurance è un monumento all'era delle esplorazioni polari ed è stata ritrovata in ottimo stato di conservazione, grazie alle temperature bassissime del fondale antartico.