"Possa questa zanna sradicare i pidocchi dai capelli e dalla barba". Quella che avete appena letto è la più antica frase mai scritta usando un alfabeto, o almeno la più antica tra quelle che abbiamo scoperto: risale a 3.700 anni fa ed è incisa sul lato di un pettine d'avorio, la cui funzione non è necessario spiegare.
L'ha scoperto un team di archeologi israeliani guidati da Daniel Vainstub della Ben-Gurion University of the Negev, che ha rinvenuto il pettine nel 2016 e dopo sei anni è riuscito a decifrare la scritta sull'oggetto nonostante fosse incompleta: un aiuto decisivo è venuto proprio dai resti di pidocchi ritrovati tra i denti del pettine. Lo studio è stato pubblicato sul Jerusalem Journal of Archaeology e si può scaricare in formato Pdf.
Dai simboli alle lettere. La scrittura nacque più di 5.000 anni fa, in Egitto e in Mesopotamia, ma l'alfabeto fece il suo esordio qualche millennio dopo: i primi sistemi si basavano sull'uso di simboli che rappresentavano sillabe o intere parole (pensate ai geroglifici egizi). Proprio in Egitto potrebbe essere nato il primo alfabeto, che ai vecchi simboli ne sostituiva altri che rappresentavano non parole ma fonemi: la teoria più diffusa data il primo alfabeto a 3.800 anni fa, ma c'è chi crede che possa essere stato inventato anche 500 anni prima.
Di sicuro c'è che il pettine d'avorio ritrovato nel 2016 a Lachish risale a 3.700 anni fa, e che la scritta incisa sul lato è in una lingua cananea. Consiste in 17 lettere, due delle quali danneggiate dal tempo, ed è la più antica frase scritta in un alfabeto che abbiamo ritrovato finora: quella precedente era più "giovane" di 400 anni.
No ai pidocchi! La presenza di tracce di esoscheletro di pidocchi tra i denti del pettine ha aiutato a decifrare l'intera scritta e a riempire i buchi causati dai due caratteri danneggiati. Come detto sopra, una volta decifrata la frase si è rivelata una sorta di preghiera, o se preferite un invito al pettine a dimostrare la propria efficienza.
Niente di romantico dunque, ma è interessante notare come già 3.700 anni fa l'alfabeto venisse usato anche in situazioni di vita quotidiana: «I pidocchi sono un problema dell'umanità da sempre», ha detto al New Scientist l'archeologo Christopher Rollston della George Washington University, non coinvolto nello studio. «Possiamo solo sperare che il pettine fosse efficiente quanto si aspettava chi ha scritto quella frase».