Nel 1500, all’inizio dell’espansione coloniale europea, in America esistevano due civiltà culturalmente progredite, inca e azteca, che però non conoscevano a sufficienza l’uso dei metalli, né possedevano le nozioni necessarie a costruire navi capaci di varcare l’oceano. Nello scontro tra le armate spagnole e quelle inca e azteche, dunque, i conquistadores ebbero gioco facile nonostante fossero molto svantaggiati numericamente.
Agricoltura primitiva. La causa di questa disparità di progresso va però, secondo alcuni storici, cercata nelle risorse di cui disponevano i popoli dei due continenti. Le Americhe, rispetto agli altri territori, hanno subìto la colonizzazione dell’uomo in epoca recente. Le popolazioni asiatiche hanno varcato lo stretto di Bering tra 25.000 e 20.000 anni fa, e sono rimaste a lungo nella condizione di cacciatori e raccoglitori per la scarsa disponibilità di vegetali da piantare e raccogliere. Mentre in Europa il rapido sviluppo dell’agricoltura forniva i mezzi necessari per il progresso anche in altri campi.
Per saperne di più: Jared Diamond, Armi, acciaio e malattie, Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni (Einaudi).