Anche se gli amanti non le mancarano affatto, Elisabetta I d'Inghilerra è passata alla storia come la Regina vergine, perché non si sposò mai. Sulle ipotesi di questa scelta decisamente non comune per una regina, gli storici discutono ancora oggi, ma quelle più accreditate chiamano in causa ragioni sia personali, sia, soprattutto, strategiche.
Elisabetta I: amanti sì, mariti mai. È certo che durante il suo lungo regno - che durò dal 1558 fino al giorno della morte, nel 1603 - Elisabetta I ricevette numerose proposte di matrimonio da parte di regnanti e nobili europei, ma era ben consapevole che, se si fosse legata a un uomo, sarebbe diventata la regina consorte, perdendo essenzialmente il suo grande potere. Seppe quindi tenere i pretendenti stranieri in attesa di una sua risposta per anni, evitando così di inimicarseli e mantenendo il suo regno autonomo da ingerenze esterne. Rifiutò anche di sposare nobili inglesi, perché intuiva che sarebbe stata un'altra scelta politica molto pericolosa: avrebbe rischiato di dividere la corte in fazioni ostili tra loro.
Ci sono comunque altre ipotesi. Forse il rifiuto di sposarsi fu dovuto al difficile rapporto della regina d'Inghilterra con il genere maschile, un disprezzo causato dalla triste fine di sua madre, Anna Bolena, fatta decapitare da suo padre Enrico VIII. Oppure, per la paura di restare incinta e dover affrontare il parto che, ai quei tempi, poteva essere causa di morte.
La regina vergine guerriera. Qualunque sia la spiegazione, la scelta di Elisabetta I fu fortemente osteggiata dai consiglieri di corte per ovvi motivi di successione. La regina, però, rimase irremovibile, e anzi utilizzò il suo stato di "single" a fini propagandistici presentandosi come una vergine guerriera devota solo al suo popolo.
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