Lingua della cultura e della diplomazia fino a tutto l’800, il francese si affermò a livello internazionale a partire dal secolo dei Lumi. Le idee politiche e sociali dei filosofi francesi ebbero infatti grande influenza in Europa (e anche in America). Ovunque il francese si diffuse come lingua delle classi colte.
Nel 1700 la Francia era la più potente nazione d’Europa. Vantava il miglior sistema stradale del continente e un gusto e uno stile che dettavano legge nelle corti. In Russia, già Pietro il Grande e poi Caterina II gareggiavano per avere artisti, letterati e precettori francesi che formassero le loro classi dirigenti.
La rivoluzione del 1789 e l’epopea napoleonica, prima della svolta autoritaria, potenziarono il ruolo di nazione guida della Francia e confermarono il francese come lingua internazionale e prestigiosa.
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Erre moscia
Secondo Mikael Parkvall, studioso di linguistica all’Università di Stoccolma, alla lingua francese andrebbe anche attribuita la diffusione della “erre moscia” in Europa. La erre francese, tecnicamente definita “dorsale”, fino al 1600 era una prerogativa dei nobili parigini. Nei secoli successivi, con la diffusione del francese, le élite di tutta Europa imitarono quella particolare pronuncia favorendo l’espansione della erre dorsale.
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