L'influenza spagnola fu chiamata così non perché veniva dalla Spagna, ma perché i primi a parlarne furono i giornali spagnoli. Infatti, la stampa degli altri Paesi, che era sottoposta alla censura di guerra, negò a lungo che fosse in corso una pandemia, sostenendo che il problema fosse confinato solamente alla Spagna.
Per questo, nella popolazione, si diffuse l'errata convinzione che quella malattia, che cominciava a mietere vittime anche in tutta Europa, provenisse dalla Penisola Iberica.


La Grande guerra. La spagnola fu la più grave pandemia influenzale della storia: tra il 1918 e il 1920 uccise circa 50 milioni di persone, tra cui 675.000 negli Stati Uniti. Uccise più della peste del Trecento e più della Grande Guerra, di cui fu in un certo senso la coseguenza.
L'epidemia scoppiò a ridosso della Prima guerra mondiale e fu certamente favorita dalle condizioni umane e igieniche in cui dovettero combattere i soldati sui vari fronti, all'interno delle trincee. La caratteristica più sorprendente della pandemia fu il suo tasso di mortalità insolitamente alto tra le persone sane di età compresa tra 15 e 34 anni. Oggi si ritiene che fu diffusa dai soldati americani sbarcati in Europa dal 1917 per prendere parte alla Grande Guerra.








