Qual è l'origine del burro e della cera che escono dalle paludi scozzesi? I ricercatori danno la colpa ai Celti.
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L'estrazione della torba, nella campagna irlandese. |
Chi scava nelle paludi scozzesi o irlandesi per raccogliere la torba, sostanza utile come combustibile, si può trovare spesso di fronte a sostanze biancastre simili a cera o burro. Lo strano materiale ha indotto gli indigeni a definire le paludi… burrose. Ma esistono davvero le paludi di burro? Un team di ricercatori ha cercato di fornire una prova scientifica a questa originale teoria popolare. E ha scoperto che la sostanza presente in quelle paludi è ciò che rimane del latte e della carne di epoche passate. Dopo aver analizzato i depositi di grasso presenti nelle paludi, i ricercatori sono giunti alla conclusione che si tratterebbe di grassi formati nel corso dei secoli dall'accumulo di sostanze alimentari deperibili.
Frigoriferi naturali. La tesi è che nei secoli passati le popolazioni celtiche, per conservare alimenti facilmente deperibili quali latte e carne, avessero trovato un modo particolarmente originale: sotterrarli nella palude sfruttando la temperatura fresca e la bassa presenza di ossigeno dei giacimenti di torba ricoperti dall'acqua. Dall'accumulo nel corso dei secoli di questi alimenti si sarebbe, quindi, formata quella particolare sostanza, del tutto simile al burro, che oggi fuoriesce dalle paludi.
Un dubbio che ancora resta da sciogliere è se effettivamente l'unico scopo del sotterramento fosse la sola conservazione del cibo: forse, dicono i ricercatori, ci troviamo di fronte a un primitivo processo di trasformazione del cibo per renderlo più gustoso. Ma questa, al momento, è solo una suggestiva ipotesi.
(Notizia aggiornata al 22 marzo 2004)