Un gruppo di archeologi guidato da Kathleen Martinez della Repubblica Domenicana che stava lavorando in un antico sito egizio chiamato Taposiris Magna (circa 45 chilometri ad ovest di Alessandria d'Egitto), ha portato alla luce una mummia di 2.000 anni fa, che mostra una caratteristica davvero particolare: ha una lingua d'oro.
Perché? Non si sa. Secondo gli archeologi è possibile che gli imbalsamatori avessero inserito questo elemento affinché il defunto potesse parlare una volta giunto nell'aldilà. Per esempio con Osiride, il dio degli inferi. Un'altra ipotesi prevede, ma senza che ci sia ancora alcuna evidenza a proposito, che la persona mummificata possa aver avuto problemi di linguaggio quando era in vita e che la lingua "artificiale" potesse offrirle la possibilità di parlare nel regno dei morti.
Ma perché venne costruita in oro e non in altro materiale? Per ora è un mistero. La mummia si trova in una delle 16 sepolture a Taposiris Magna, che ha templi dedicati a Osiride e a sua sorella e moglie Iside. Nei mesi scorsi gli archeologi avevano trovato un tesoro di monete decorate con il volto di Cleopatra, facendo ipotizzare che i templi fossero in uso durante il regno della regina.
C'è anche altro. Nel sito, secondo quanto fatto sapere dal Ministro del Turismo e delle Antichità attraverso vari tweet (sotto), sono state trovate anche altre 15 mummie che risalgono a circa 2.000 anni fa e contengono un vero e proprio tesoro tra cui statue che raffigurano le persone che furono sepolte nel sito e diversi resti di rotoli che gli studiosi stanno attualmente analizzando e decifrando.
Sebbene gli archeologi non siano sicuri di quando le persone in questione siano morte, ipotizzano che siano vissute in un periodo in cui l'Egitto era governato dai Tolomei (dal 304 a. C. al 30 a. C.), Magno o all'inizio del periodo Romano, quando l'Impero conquistò il paese dopo la morte di Cleopatra VII nel 30 a. C.