Oggi la religione prevalente in Occidente è il cristianesimo. E la ragione ha una spiegazione storica: questa fu l'unica religione ammessa nell'Impero romano per volere dell'imperatore Teodosio I nel 380. Se non ci fosse stata questa imposizione (o se il cristianesimo non fosse mai nato) con buone probabilità oggi saremmo pagani e adoreremmo il dio Mitra.
Religione dei soldati. Quasi 2mila anni fa, infatti, il mitraismo era il culto più diffuso tra i soldati e i funzionari romani. E fu proprio questa religione di origine ellenistica il principale concorrente del cristianesimo. A fondare il culto si dice sia stato lo stesso Mitra, una divinità di origine persiana che a partire dal III secolo a. C. impose la sua religione in tutto il Mediterraneo.
Il suo messaggio aveva, come il cristianesimo, una componente escatologica: annunciava la resurrezione dei morti e la presenza di un Giudizio universale. A differenza del cristianesimo però era un culto misterico di tipo esoterico e non era per nulla inclusivo.
Nonostante la religione facesse professione di universalismo, infatti, non coinvolgeva tutti gli abitanti della repubblica e dell'impero: escludeva le donne e veniva praticato da ristrette, anche se molto influenti, élites composte per lo più dai militari dell'esercito e, in parte, da "burocrati" del regno o amministratori locali.

Iniziazione. Nei luoghi di culto Mitra era spesso raffigurato nell'atto di uccidere un toro (simbolo della vittoria del Bene sul Male), ma i riti sono in gran parte ignoti e non diedero luogo alla diffusione di un corpo di scritture rivelate: le poche informazioni che abbiamo provengono da scrittori cristiani o pagani che non aderirono direttamente al culto.
Anche per questo con il diffondersi del cristianesmo, il mitraismo venne rapidamente marginalizzato. E dopo il bando di Teodosio sparì in breve tempo, senza lasciare tracce significative.