Con i "se" e con i "ma" la Storia non si fa, dice un vecchio adagio. L'avventura del Titanic secondo alcune ricostruzioni però avrebbe potuto avere un altro epilogo. A fare la differenza è stata una chiave che invece di essere a bordo, rimase nelle tasche di un ufficiale restato sulla terra ferma.
Se la chiave fosse stata sul Titanic, la notte del 1912, le vedette avrebbero invece potuto aprire l'armadietto e prendere il binocolo utile a individuare in tempo l’iceberg contro cui si stava dirigendo il Transatlantico britannico affondato nelle acque dell'Oceano Atlantico.


Cosa è accaduto. Alla vigilia della partenza da Southampton per il viaggio inaugurale, la compagnia armatrice White Star Line riorganizzò infatti l’equipaggio nominando all'ultimo minuto primo ufficiale Henry Tingle Wilde, già imbarcato su una nave gemella del Titanic.
Con il suo arrivo rimase senza incarichi David Blair, che era già stato nominato secondo ufficiale e che fu costretto ad abbandonare la nave in fretta e furia, portando con sé per errore le famigerate chiavi, senza consegnarle al suo successore.
David Blair in una cartolina che inviò a sua cognata raccontò la sua delusione e scrisse: "Questa è una nave magnifica, mi sento molto deluso di non poter partecipare al suo primo viaggio". Non immaginava certo quale sarebbe stato l'epilogo e nemmeno che conseguenze avrebbe avuto la sua distrazione.

Una storia diversa? La tragedia del Titanic si sarebbe dunque potuta evitare? Fred Fleet, uno dei pochi sopravvissuti al disastro che costò la vita a 1.522 persone, a ridosso degli eventi, non aveva dubbi. E sostenne in un'inchiesta che quelle chiavi avrebbero potuto essere davvero decisive perché avere il binocolo a disposizione avrebbe permesso di vedere in tempo l'iceberg, evitando lo scontro.
Oggi non tutti concordano con questa interpretazione e alcune fotografie recentemente rinvenute hanno aggiunto nuovi tasselli alla tragedia, facendo trasparire il quadro di una sfortunata catena di eventi, che non ha a che fare solo con l'iceberg.
Chiavi all'asta. Una cosa è certa: la chiave negli anni acquisì un grande valore. Dopo il naufragio Blair la tenne per ricordo. La ereditò poi la figlia Nancy che negli anni Ottanta la donò alla British and International Sailors Society. Il 22 settembre 2007, tuttavia, la chiave venne venduta all’asta. Se la aggiudicò, per 90mila sterline (circa 100mila euro) l’amministratore delegato di una casa produttice di gioielli cinese.