Pio IX è stato l'ultimo sovrano dello Stato Pontificio e anche il papa dal pontificato più lungo dopo quello di san Pietro. Attraverso l'articolo "L'ultimo papa-re" di Adriano Monti Buzzetti Colella, tratto dagli archivi di Focus Storia, scopriamo come l'aristocratico Giovanni Maria Battista Pietro Pellegrino Isidoro Mastai-Ferretti, che non ambiva a cariche ecclesiastiche e amava definirsi un "parroco di campagna", si trovò a gestire una difficilissima transizione storica.
Riformista. La sua acclamata elezione inaugurò una stagione di riforme: amnistia per reati politici, libertà di stampa, persino una costituzione. Nel pieno del Risorgimento italiano, tutto ciò non poté che suscitare grandi aspettative.
Che delusione… Scoppiata la Prima guerra d'indipendenza, però, dopo l'iniziale intervento a fianco dei piemontesi, il pontefice si ritirò dal movimento nazionale: non poteva – scrisse – combattere contro un Paese cattolico come l'Austria. Per i patrioti italiani fu un'amara delusione: "Pio IX era una favola", scrisse Cattaneo.
Infallibile! Il vento rivoluzionario arrivò comunque anche nel cuore del suo regno, costringendo il papa alla fuga mentre nel 1849 veniva proclamata la Repubblica Romana. Restaurato il suo potere temporale grazie all'appoggio francese, Mastai Ferretti cercò di aprirsi alla novità della tecnica, approvando tra l'altro la costruzione di una rete ferroviaria.
Nemico dell'Unità. Per Garibaldi e soci rimarrà il nemico numero uno. Dopo varie rivolte, nel biennio 1859-60 l'avanzata sabauda riduceva il millenario Stato dei papi al solo Lazio: Pio IX rispondeva condannando in blocco con il celebre Sillabo gli errori della civiltà moderna e convocando il Concilio Vaticano I che definiva il dogma dell'infallibilità papale.
Astenersi dalla politica. Con la presa di Roma nel 1870, Mastai Ferretti si ritirò in Vaticano e con il documento Non expedit ("non conviene") invitava i cattolici ad astenersi dalla vita politica dell'Italia unita. Morì nel 1878, dichiarandosi fino alla fine prigioniero politico di uno Stato "usurpatore". Per i suoi meriti spirituali ed ecclesiali (definì tra l'altro il dogma dell'Immacolata concezione) è stato beatificato nel 2000 da papa Giovanni II.
Questo articolo è tratto da Focus Storia. Perché non ti abboni?