Dove si sono dirette le popolazioni che si sono allontanate dal loro Paese di origine negli ultimi 20 anni? I fenomeni migratori sono aumentati o diminuiti? Da quale area geografica i popoli migrano di più? E verso quali Paesi?
A queste domande risponde una ricerca pubblicata su Science, realizzata dai geografi del Wittgenstein Centre for Demography and Global Human Capital di Vienna, in Austria, che hanno analizzato i flussi migratori di oltre 150 Paesi del mondo in seguito ai dati diffusi nel 2013 dall’Onu. Ecco alcuni dati.
1. Dal 1995 a oggi il numero di migranti è rimasto più o meno lo stesso in rapporto al totale della popolazione (era invece cresciuto dal 1990 al 1995).
2. Contrariamente a quanto si crede, i flussi migratori non sono dai Paesi più poveri verso quelli più ricchi. Si emigra di più da quelli in via di sviluppo, dove le persone raggiungono un certo livello di istruzione e dove hanno a disposizione più mezzi per muoversi (per intenderci, si parte più facilmente dall'Egitto piuttosto che dalla Somalia).
3. Non è l'Europa la destinazione principale delle persone che migrano dal Nord Africa e dal Medio Oriente. Anzi, l'emigrazione dall'Africa verso l'Europa è quasi la metà di quella tra le regioni africane.
4. Il più grande flusso tra singoli Paesi è quello dal Messico verso gli Stati Uniti. Inoltre, gli Stati Uniti ricevono ogni anno il massimo numero di migranti.
5. Il flusso migratorio maggiore va dalle regioni del Sud-Est asiatico al Medio Oriente, ed è determinato dal boom edilizio della Penisola Arabica, finanziato dal petrolio.
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