Osannata in tutto il mondo per le sue opere di carità, Madre Teresa ha però ricevuto anche pesanti critiche.
Tra i più tenaci oppositori Christopher Hitchens, scrittore e polemista nonché ateo militante, ascoltato anche dal Vaticano come “avvocato del diavolo” nel processo di beatificazione della religiosa. Un suo celebre libro, dal dissacratorio titolo La posizione della missionaria (Minimum Fax) imputa alla celebre suora un po’ di tutto: gestione finanziaria dubbia, culto della sofferenza e della “santa morte” imposto anche ai pazienti, posizioni retrograde in materia di aborto (“date a me quei bambini che volete sopprimere nel grembo” fu infatti il messaggio della religiosa alle donne dal podio del Nobel), divorzio e contraccezione.
Cliniche e voodoo. Alcune riviste mediche britanniche avevano puntato il dito anche contro la grossolanità dei trattamenti clinici e la preparazione approssimativa di suore e volontari. Altri hanno preso di mira la noncuranza di Madre Teresa nel trattare con finanziatori più che discussi. Come l’haitiano “Baby Doc” Duvalier, despota in odore di voodoo, e l’affarista Usa Charles Keating, da lei difeso durante un processo per truffa. Semplice e disarmante la replica della suora: “Non mi interessa da dove arrivano i soldi, mi interessa dove vanno a finire”.