Cartelle esattoriali formate da corde intrecciate? Gli Incas avevano stabilito un linguaggio codificato tuttora misterioso.
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I Khipu, formati da corde intrecciate di varie fibre, servivano probabilmente per archiviare informazioni esattoriali. Clicca qui per vedere da vicino questi codici misteriosi. |
Che questi oggetti senza alcuna utilità pratica siano le “sillabe” di un linguaggio criptato (vedi Focus File sulla crittografia) è sempre stato evidente.
Se ne erano già resi conto i conquistatori spagnoli che avevano rinvenuto i primi Khipu risalenti al 1400/1500 a.C. Nessuno però è mai riuscito a decifrare il significato di questo linguaggio, che forse verrà mai più recuperato.
Legami nascosti. Oggi, però, qualcosa di più emerge. Gary Urton e Carrie Brezine della Harvard University sembrano aver trovato un modo per iniziare un'opera di decodifica che tuttavia difficilmente permetterà di decifrare i circa 600 Khipu ritrovati fino a oggi.
I due ricercatori, un antropologo e un matematico, hanno catalogato in un database i 21 Khipu rinvenuti a Puruchuco, il cuore amministrativo della civiltà Inca, includendo informazioni su numero e posizione delle cordicelle “secondarie” e dei nodi.
I dati, incrociati tra loro secondo criteri statistici, hanno rivelato che le informazioni contenute nelle cordicelle “minori” presentano in alcuni casi un legame con altre cordicelle di Khipu provenienti da diverse parti dell'Impero Inca.
Registri esattoriali. Insomma, tutto farebbe pensare che questi curiosi manufatti tessili servissero a raccogliere e ordinare dati provenienti dalle varie province del vasto Impero.
Ma che tipo di dati? Quasi sicuramente numerici, visto che la posizione e la forma dei nodi indicano certamente delle cifre. Un'ipotesi su cui si sta lavorando è che i Khipu fossero registri fiscali in cui era annotato, ad uso delle classi dirigenti, il pagamento delle tasse.
(Notizia aggiornata al 22 agosto 2005)