Una serie di scavi sulle colline a ovest di Qumran, vicino alla sponda nord-occidentale del Mar Morto, in Cisgiordania, ha portato alla scoperta di una grotta che un tempo doveva contenere i famosi Rotoli del Mar Morto, e che fu saccheggiata da ladri di reperti attorno alla metà del '900.
Testimonianze. I manoscritti del Mar Morto comprendono circa 900 documenti su pergamena, tra cui antichi testi e commenti biblici scritti da diversi gruppi ebraici che si alternarono nell'insediamento di Qumran. Furono rinvenuti tra il 1947 e il 1956 in 11 grotte intorno al Mar Morto, e risalgono al cosiddetto Periodo del Secondo Tempio (597 a.C. - 70 d.C.).
Recipienti. Il sito appena ritrovato è il dodicesimo a essere scoperto, il primo negli ultimi 60 anni. All'interno, un gruppo di archeologi dell'Hebrew University of Jerusalem's Institute of Archaeology e della Liberty University della Virginia ha ritrovato giare e coperchi di contenitori dell'epoca nascosti in vani lungo le pareti e in un tunnel, sfondati a picconate per sottrarne il contenuto (lo strumento è stato ritrovato poco distante, tra quelle stesse rocce).
Le prove. Non è stato rinvenuto alcun rotolo, ma sono venute alla luce tracce inequivocabili della presenza degli antichi testi, come una pergamena inserita in una brocca, trattata e pronta per essere scritta, un laccio in pelle per legare i rotoli, un panno che doveva servire a proteggerli, tendini e frammenti di pelle che dovevano far parte degli antichi documenti, o che li tenevano insieme. Accanto a questi reperti sono stati trovate pietre focaie, punte di freccia e decorazioni di corniola di epoca neolitica.