In certi momenti storici occorre rimettere le cose in prospettiva: questo video del Museo di Storia Naturale Americano ci riesce in modo piuttosto efficace, raccontando l'espansione e le migrazioni dell'uomo in 5 minuti (più una breve previsione per il futuro).
L'animazione mostra le migrazioni dei sapiens fuori dall'Africa e verso le aree più remote del pianeta avvenute nell'arco di poche centinaia di migliaia di anni, indicando, nella parte alta, una sorta di "contatore" della popolazione mondiale.
lenti e veloci. Nell'anno 1 d.C., eravamo ancora appena 170 milioni. Ci abbiamo messo quasi 2.000 anni per diventare 1 miliardo - una soglia che abbiamo raggiunto attorno al 1800, grazie alla Rivoluzione Industriale e alla nascita della medicina moderna. Per espanderci fino a 7 miliardi, sono bastati 200 anni.
Le tappe epocali. Nel video si nota che la nascita dell'agricoltura, poco prima di 10.000 anni fa, corrisponde a una prima impennata della popolazione mondiale, che si inizia a contare in milioni.
L'espansione sanguinaria dell'Impero Mongolo, nel 13esimo secolo, è seguita a ruota dall'avvento della peste bubbonica, fatale per 20 milioni di persone in Europa (un terzo degli europei nel 1300). Questa combinazione di fattori coincide con una rara fase di declino della popolazione mondiale.
Dal minuto 4:10 in poi , con la Rivoluzione Industriale, assistiamo a un'esplosione demografica, che raggiunge il suo culmine dal 1800 al 2015: in quest'arco di tempo siamo passati dal miliardo ai 7 miliardi. E da qui al 2100 potremmo raggiungere gli 11 miliardi. In pochissimo tempo possiamo lasciare sul pianeta un'impronta indelebile. Ecco perché è importante adottare stili di vita che lo rendano abitabile anche in futuro.