La ricerca tecnologia è molto antica, ha almeno 1.500 anni: uno studio ha dimostrato infatti come l'invenzione dell'arco e della freccia ha richiesto un ripensamento delle tecnolgie di "propulsione" delle armi da guerra e da caccia. (Andrea Porta, 11 giugno 2008)
In fatto di armi, già 1.500 anni fa gli indigeni del Nord America si dedicavano a quella che in termini moderni definiremmo "ricerca e sviluppo". L'introduzione dell'arco, che nelle battaglie e nelle operazioni di caccia sostituì le più rudimentali lance, impose loro di studiare diverse tipologie di punte adatte al nuovo tipo di arma.
Tutto daccapo. A dimostrarlo è R. Lee Lyman, direttore del dipartimento di antropologia dell'università del Missouri: «L'introduzione dell'arco e della freccia, basate su un differente sistema di propulsione rispetto alla lancia, richiese una tecnologia innovativa», spiega. Perché fu necessario reinventare alcuni componenti, come la punta, per rendere le frecce adatte alle specifiche forze esercitate dall'arco.
Prove ed errori. Non avendo alcuna teoria su cui basarsi, gli uomini si trovarono a procedere per tentativi fino a giungere alla soluzione ideale. Solo un percorso caratterizzato da prove ed errori giustificherebbe infatti l'elevato numero di tipologie diverse di punte, concomitante con il periodo di transizione tra l'epoca delle lance e quella dell'arco.