I vari tipi di notazione simbolica (cioè le tecniche che permettono di far di conto con carta e penna) si sono affermati con molta lentezza, tanto è vero che i segni + e -, per esempio, sono comparsi per la prima volta solo nel 1489.
Niente zero. Per far di conto gli antichi romani utilizzavano l’abaco, uno strumento di calcolo costituito da varie file verticali di palline: le due palline superiori (separate dalle altre da una striscia orizzontale) valevano cinque unità ciascuna, mentre le altre valevano una unità. Ogni fila verticale rappresentava valori numerici crescenti: unità, decine, centinaia, e così via. Dello zero non c’era bisogno perché era rappresentato semplicemente dall’assenza di palline.