Per gli ebrei il sabato è la ricorrenza più importante e va interamente dedicata al Signore. Inizia dopo il tramonto del venerdì e si conclude all’apparire delle prime stelle del sabato. In ebraico, Shabbath deriva da shavath (“cessare”) e ricorda il giorno in cui il Signore concluse la creazione. Prima che inizi, la padrona di casa accende le candele, che indicano la fine del lavoro e l’inizio del riposo.
Un giorno di risposo assoluto.Alla cena, il capofamiglia recita il “qiddush” (consacrazione), benedicendo il vino contenuto in un apposito calice. Sempre a tavola, il sabato si conclude con la “havdalà” (separazione): recitando alcune benedizioni, il capofamiglia riempie il calice di vino, accende un lume, che indica il contrasto tra la luce del sabato e le tenebre degli altri giorni, e asperge profumi per salutare in allegria il termine della festa.
Nelle 24 ore bisogna astenersi da qualsiasi attività e non chiederne ad altri, i cibi devono essere preparati in precedenza, il riposo deve essere assoluto per tutti (animali compresi) e ci si può spostare solo a piedi.