Non una fossa comune dove venivano seppelliti i nemici, ma un memoriale per ricordare i caduti: uno studio pubblicato su Antiquity ridefinisce la funzione di Tell Banat North - soprannominato White Monument dai ricercatori per via del modo in cui la struttura brilla alla luce del sole -, un tumulo funerario scoperto negli anni '90 del secolo scorso a Tell Banat (nel nord della Siria), sostenendo che potrebbe trattarsi del più antico memoriale di guerra finora mai ritrovato, risalente al III millennio a.C.
Non è chiaro quando sia stato costruito l'imponente monumento, alto ben 22 metri: quello che si sa è che durante i secoli subì diverse modifiche, prendendo la sua forma definitiva tra il 2450 e il 2300 a.C.
onore ai defunti. Il Tell Banat North si distingue da altri monumenti simili sparsi per il Paese per l'organizzazione dei corpi e la composizione del tumulo stesso: la disposizione sistematica e attenta dei resti dei defunti, separati tra loro in modo da preservarne l'identità, fa pensare a un monumento costruito per onorare i propri soldati caduti in battaglia, piuttosto che a un modo per disfarsi dei corpi dei nemici sconfitti. «Non sappiamo se i resti umani appartengono ai vincitori o ai vinti», sottolinea Anne Porter, capo dello studio. «Quel che sappiamo è che, chiunque sia stato, ha portato qui i corpi da un altro luogo, forse anche molto dopo la morte, e li ha seppelliti assemblandone i resti in questo enorme tumulo, visibile da diversi chilometri di distanza».
Secondo i ricercatori il memoriale avrebbe contribuito, a seconda che i defunti fossero i vinti o i vincitori, a far crescere nella popolazione vicina un sentimento di opposizione e resistenza al nemico, o ad accettare il dominio di un nuovo regime. «Non sappiamo chi fosse il nemico che combattevano, ma è probabile che si trattasse di un conflitto tra poteri regionali, o un conflitto interno», conclude Porter.