Gli antichi egizi già lavoravano il vetro: molti dei loro oggetti ornamentali e rituali - collane, statuine, coppe e bicchieri colorati, amuleti e portafortuna - erano realizzati con la sabbia silicea, componente essenziale del vetro, presente in grandi quantità in Egitto e Mesopotamia. Sulle tracce di questa antica arte, Paul Nicholson dell'Università di Cardiff e Caroline Jackson dell'Università di Sheffield, hanno guidato una squadra di archeologi per costruire a El-Amarna, sulle rive del Nilo, la copia fedele di un'antica fornace risalente a 3.000 anni fa, che hanno poi messo in funzione con successo producendo del vetro a partire dalla sabbia locale. Proprio come si pensa facessero gli artigiani sudditi del faraone Akhenaten (regnò tra il 1352 e il 1336 a.C.) utilizzando metodi più avanzati di quanto si credesse. Il gruppo di lavoro ha ipotizzato, inoltre, che la fornace facesse parte di un'area industriale più vasta, dove si utilizzavano processi di produzione ad alta temperatura: vicino al sito, infatti, sono stati rinvenuti attrezzi per la lavorazione di ceramiche.
(Foto: il blocco di vetro ritrovato nel 1932 nel deserto libico; smerigliato per via dell'esposizione alla sabbia, è di notevole purezza e ha dato avvio alle ricerche culminate nel riconoscimento delle capacità degli egizi nella lavorazione di vetro e ceramica.)