Alle origini della moderna televisione c’è un fisico tedesco scopritore dei “raggi catodici”: Eugen Goldstein, nato oggi.
A 26 anni scoprì che in un tubo di vetro svuotato dall'aria correva un flusso di radiazioni dal polo positivo a quello negativo. Questi raggi, di natura ancora sconosciuta e detti catodici in quanto provenienti dal catodo (elettrodo negativo), generavano una luminescenza sullo schermo posto all'estremità del tubo. Soltanto più avanti si scoprì che la modulazione dei raggi catodici avrebbe potuto riprodurre le immagini su uno schermo.
Il primo apparecchio televisivo, inventato nel 1926, è la “Radiovision” con cui l’inglese BBC cominciò a trasmettere fino a 20 chilometri di distanza.
Ma la prima vera televisione moderna “viene accesa” soltanto nel 1931. Con il nuovo apparecchio elettronico fu possibile aprire la stagione delle trasmissioni sperimentali, inaugurata a New York con le immagini del pugile Primo Carnera, prima “star” televisiva della storia.
Nella foto, le prime televisioni arrivate a Chicago negli anni ‘40.