L’infallibilità del Papa, vale a dire l’impossibilità di commettere errori, esiste soltanto quando il successore di Pietro parla ex cathedra, ossia stabilisce una verità relativa alla fede o alla morale “quale pastore e dottore di tutti i fedeli”, ed è stata definita come dogma di fede durante il concilio Vaticano I , svoltosi a Roma nel 1869-1870. Il numero di occasioni in cui i papi avrebbero parlato in tali condizioni sono comunque argomento di dibattito anche tra coloro che accettano tale concetto.