Negli anni ’50, in piena Guerra Fredda, gli Stati Uniti usarono anche un mago per formare le spie. L’unica copia del manuale rimasta è tornata alla luce recentemente e da qualche mese è in vendita anche su Internet (24 dicembre 2009)
Gli agenti della Cia negli anni '50, in piena Guerra Fredda usavano trucchi da prestigiatore per ingannare il nemico. E' quello che emerge da un nuovo ritrovamento fatto di un libro dal sintomatico titolo The Official Cia Manual of Trickery and Deception (il manuale di trucchi e inganni della Cia). Nel manuale ad uso degli 007 statunitensi, scritto da John Mulholland, prestigiatore e illusionista, si trovano modi segreti per mandare segnali ai colleghi (per esempio legandosi le stringhe in un certo modo) e per ingannare il nemico anche sul proprio stato d'animo. Per esempio assumere un aria ebete per fingere disinteresse in quello che sta dicendo l'interlocutore.
Non solo trucchi. Ma non finisce qui, il manuale, faceva parte di un progetto molto più ampio chiamato MK-Ultra (anni '50-'60), nel quale oltre ai giochetti da mago vennero sperimentate anche sistemi di controllo molto più seri sui nemici. Il progetto, che prevedeva l'uso di droghe e dell'ipnosi per far parlare i prigionieri, fu sospeso nel 1973, in seguito alle numerose cause legali che seguirono agli esperimenti fatti negli Usa.
In quell'anno anche il libro avrebbe dovuto essere distrutto, ma in realtà non tutte le copie
Tecnologie da spie Come si vede nei film le spie durante la Guerra Fredda avevano in dotazione anche strumenti che allora potevano essere considerati futuribili. - Pistole-penna che sparavano proiettili da 22mm - Ombrelli spada - Binocoli più piccoli di un pacchetto di sigarette, - Orologi con microfono per registrare conversazioni - mini-videocamere e micro-macchine fotografiche (un modello si camuffava dietro al bottone del soprabito). |
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Illusionista per la patria.
battaglia di El Alamein