Recuperato in Guatemala un antico altare maya, protagonista negli ultimi anni di un vero e proprio giallo.
Un archeologo mostra l'altare ritrovato che raffigura i due regnanti maya - uno di fronte all'altro - nell'atto di stringere un'alleanza: con una partita di basket arcaico. Foto: © Michael Callaghan/NGS. |
In Guatemala è stato recentemente recuperato un antico altare maya, protagonista negli ultimi anni di un vero e proprio giallo. E il suo ritrovamento sembra tratto dalla sceneggiatura di un film di Indiana Jones.
L'altare, rimasto sepolto dalla vegetazione della foresta guatemalteca per più di mille anni, era venuto allo scoperto nel 2001 in seguito a un violento acquazzone. Invece di finire nelle stanze di un museo, era però caduto nella mani di una banda di ladri.
Tomb riders. Per 12 anni è stato conteso da narcotafficanti e bande rivali di mercanti d'arte clandestini finché un gruppo di archeologi guidati da Arthur Demarest dell'università Vanderbilt (Tennessee - USA) è riuscito a riconquistarlo, non senza l'aiuto di alcuni agenti segreti del governo del Guatemala e la collaborazione di alcuni anziani dei villaggi vicini al luogo del ritrovamento.
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Tiri da tre punti sacri. Taj Chan Ahk Ah Kalomte, re della città maya di Cancuén fece costruire l'altare nel 769 d.C. per celebrare un'alleanza con un re vicino. Originariamente si trovava nell'arena reale dove il signore della città era solito sfidare gli altri re in visita ufficiale al sacro gioco della palla, un antesignano dell'odierno basket. |